Lana Merinos
La lana Merinos deriva dal pregiato vello prodotto dalla pecora omonima, l’ovino più diffuso al mondo. L’origine di questa razza è tuttora incerta, ma si presume essa fosse già conosciuta, come preziosa mutazione genetica, nell’antico Marocco da cui, nel dodicesimo secolo, alcuni soggetti furono introdotti in Spagna. E’ qui che la razza si radica e i suoi caratteri vengono fissati fino ad ottenere un animale la cui lana, caldissima e leggerissima, diviene non solo un’esclusiva del Paese che custodisce gelosamente l’allevamento di questi animali ma, soprattutto, del ricco clero che necessita di abiti di qualità, utilizzabili in tutte le stagioni. Fino al XVII secolo la Spagna riesce a detenere l’esclusiva dell’allevamento della razza, addirittura protetta da leggi che prevedono la pena di morte per chi osa trafugare soggetti Merinos al di fuori dei confini del Paese. Alla fine del settecento sono, però, gli stessi reali iberici a demolire il proprio monopolio, utilizzando numerosi capi Merinos come doni per altri regnanti europei ed esportando soggetti in America meridionale dove l’allevamento viene brillantemente sviluppato.
Da questo momento la colonizzazione dell’Europa e non solo, da parte di questa specie ovina, preziosa quanto frugale ed adattabile, diviene imponente e rapidissima: Sassonia, Austria, Francia, Inghilterra, Russia ed Italia sono i primi Paesi ad allevarla in purezza e ad utilizzarla per il miglioramento delle razze autoctone. La colonizzazione di Paesi molto più lontani ha poi permesso di tentare l’allevamento della Merinos anche in Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda. Proprio queste ultime due aree ospitano, ad oggi, gran parte della popolazione attuale, grazie al clima favorevole e agli ampi pascoli ideali per l’allevamento di questa razza. In questi Paesi vengono periodicamente indette delle aste pubbliche i cui partecipanti provengono da tutto il mondo per acquistare la preziosa lana.
Quella Merinos viene, infatti, considerata la più pregiata lana di pecora al mondo, grazie soprattutto alla sottigliezza della sua fibra, che non supera i 60 micron e che la rende particolarmente adatta per la produzione di maglioni e completi di pregio. Questi ultimi, definiti familiarmente “fresco-lana” o “lana quattro stagioni”, sono particolarmente leggeri e, proprio per questo, adatti non solo a proteggere dai rigori dell’inverno, ma anche ad essere indossati nelle stagioni più calde.